Ghiffa

(201 s.l.m. / 2'500 abitanti)

IL paese di Ghiffa si trova ai piedi del Monte Cargiago, sulla sponda piemontese del Lago Maggiore e si compone di 14 antichi nuclei abitativi ciascuno con propria identità.

Risale all’Ottocento l’avvio della Ghiffa moderna, segnata dallo sviluppo industriale del Verbanese e dalla crescita della vocazione turistica e residenziale. Si videro così fiorire eleganti ville signorili immerse nel verde sulle pendici della montagna; anche il principe russo Pietro Troubetzkoy non rimase indifferente alle bellezze di questa zona e dopo essersi stabilito ad Intra fece costruire a Ghiffa una splendida villa in cui crebbero i figli, poi affermati pittori e scultori.

Lo sviluppo industriale di Ghiffa era dovuto allo sfruttamento delle risorse idriche, e quindi mulini, centrali idroelettriche, filature, ma l’esempio più alto di produzione industriale storica ghiffese è senza dubbio stato il “ Cappellificio Panizza”, produttore conosciuto a livello mondiale per l’esportazione di cappelli in feltro, in concorrenza con la ditta Borsalino. Il vecchio stabilimento è stato trasformato in complesso residenziale al cui interno è sopravvissuto un piccolo stralcio della vita di fabbrica all’interno del “Museo del Cappello”.

Ghiffa è conosciuta per il bellissimo complesso monumentale della SS. Trinità, riconosciuto nel 2003 quale patrimonio culturale mondiale dall’UNESCO. Il «Sacro Monte della SS. Trinità di Ghiffa», con il Santuario, le tre cappelle e la Via Crucis del XVII secolo si trova appena sopra l’abitato di Ronco di Ghiffa, in una mistica quiete immersa nel verde, un posto ideale per la meditazione.

L’area su cui sorge il complesso è stato incluso nel 1987 in una Riserva Naturale Speciale che comprende anche un’ampia area boschiva raggiungendo l’abitato di Pollino. Negli estesi castagneti a monte dei centri abitati un percorso-vita ed una fitta rete di mulattiere e sentieri percorribili a piedi ed in mountain bike.